Three strikes

La gloriosa opportunità di esibire il primo esempio di un “ergastolo” di nuovo tipo è toccata nel 1994 allo stato di Washington. Si trattava di Larry Fisher, 35 anni, da Bellingham, un “balordo” che era appena dodicenne quando conobbe per la prima volta il carcere. Il suo primo reato: un furto da 115 dollari in un negozio di panini. Larry aveva in tasca, al momento del crimine, un coltello a serramanico che non ha tuttavia mai estratto. Edi il suo “record penale” parla di due analoghi gesti: 360 dollari sottratti con minacce verbali al nonno nel 1985, e 100 dollari rapinati, esibendo un cacciavite, in una pizzeria nel 1988. In tutto 575 dollari e neppure una goccia di sangue. Tanto è bastato a Larry per guadagnarsi “il diritto a farsi mantenere a vita dal governo”.

Le leggi statunitensi, mutuate dal gioco del baseball, che prevedono la condanna all’ergastolo dopo tre reati: three strikes, “tre falli e sei fuori”, continuano a mietere vittime soprattutto fra i teenagers emarginati delle grandi metropoli e ad ingigantire il sistema penitenziario statunitense.

[Nicola Valentino , introduzione a Annino Mele, MAI, Sensibili alle foglie, 2005]

Questo breve post, come quelli che lo precedono e quelli che seguiranno, sono un contributo alla campagna per l’eliminazione del regime del 41bis e dell’ergastolo ostativo.

Si tratta per lo più di brani tratti da libri di cui consiglio comunque l’acquisto e la lettura integrale. La mia speranza è che questi piccoli estratti riescano, per quanto possibile, a dare un’idea di quel che si può fare in nome dell’amministrazione della giustizia, in particolare quando si sceglie di intervenire a posteriori ossia mirando l’autore dell’atto indesiderato, senza il minimo interesse alle ragioni, personali o sociali, della genesi di tali atti.

Evidentemente la ricerca delle cause rischierebbe di sollevare delle questioni troppo scomode o complesse per gli equilibri del progresso borghese.

Queste pagine vogliono essere un cotributo di solidarietà allo sciopero della fame di Alfredo Cospito, Anna, Juan e Ivan, contro il 41bis e l’ergastolo ostativo.

Qui una parzialissima rassegna stampa sullo sciopero della fame di Alfredo

dicembre 2022


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